Un gabbiano era solito andare all'alba in riva al mare a cercare un po'
di cibo e riposo e, frequentando una spiaggia, si imbatteva spesso in un
gruppo di granchi. Erano granchi che si riunivano lì per il periodo
estivo per stare insieme, cercare cibo e raccontarsi storie.
Il gabbiano si avvicinò per fare conoscenza ma notò subito di non essere per niente simile alle strane creature che vedeva per la prima volta.
Appena i granchi lo videro cominciarono a prenderlo in giro per il buffo becco e per il suo strano modo di camminare. "Come se loro camminassero in un modo normale..." pensò tra sé e sé il gabbiano perplesso, sorvolando per il momento sui beffardi commenti del gruppetto.
Dopo un po' di tempo in cui tentò di socializzare, il gabbiano si rese conto di non avere nulla a che fare con quelle strane creature, nessun argomento in comune di cui parlare, nessun interesse in comune, nessun motivo per continuare a rimanere insieme.
Senza perdere altro tempo in quella situazione surreale, voltò lo sguardo verso il cielo e spiccò il volo verso l'alto.
Quando i granchi lo videro volare rimasero a bocca aperta perchè non credevano che avrebbe potuto farlo e dopo un po', attoniti ed increduli, tornarono nelle loro buche sotto terra da dove provenivano.
Il gabbiano, lasciandosi cullare dal vento mentre si trovava in alto nel cielo, ebbe la sensazione, in mezzo a tutto quell'azzurro, di trovarsi in un ambiente familiare come se fosse la sua vera casa. Si divertiva a volare libero e leggero lasciandosi cadere in planata verso il basso per poi risollevarsi verso l'alto con un rapido battito d'ali.
Sul far della sera, quando l'azzurro cominciava già ad ingiallire e a trasformarsi nel rosso fuoco del tramonto, s'imbattè in uno stormo di altri gabbiani che volava in direzione del sole morente, e gli venne spontaneo unirsi al nuovo gruppo. Fu accolto subito come un amico di vecchia data che era stato smarrito tra le vie del cielo e poi ritrovato sulla strada del ritorno.
Con loro sì che aveva argomenti in comune di cui parlare, pensieri da condividere ed interessi in comune da perseguire, e si trovò subito a suo agio con i suoi simili.
Intanto il tramonto, il gran finale che l'Artista del cielo ha ideato per celebrare la chiusura di un giorno, era giunto al punto di suo massimo splendore, il rosso era già assalito dai lati e dall'alto da strisce di scuro, e lo stormo di uccelli bianchi era già scomparso all'orizzonte.
Il gabbiano si avvicinò per fare conoscenza ma notò subito di non essere per niente simile alle strane creature che vedeva per la prima volta.
Appena i granchi lo videro cominciarono a prenderlo in giro per il buffo becco e per il suo strano modo di camminare. "Come se loro camminassero in un modo normale..." pensò tra sé e sé il gabbiano perplesso, sorvolando per il momento sui beffardi commenti del gruppetto.
Dopo un po' di tempo in cui tentò di socializzare, il gabbiano si rese conto di non avere nulla a che fare con quelle strane creature, nessun argomento in comune di cui parlare, nessun interesse in comune, nessun motivo per continuare a rimanere insieme.
Senza perdere altro tempo in quella situazione surreale, voltò lo sguardo verso il cielo e spiccò il volo verso l'alto.
Quando i granchi lo videro volare rimasero a bocca aperta perchè non credevano che avrebbe potuto farlo e dopo un po', attoniti ed increduli, tornarono nelle loro buche sotto terra da dove provenivano.
Il gabbiano, lasciandosi cullare dal vento mentre si trovava in alto nel cielo, ebbe la sensazione, in mezzo a tutto quell'azzurro, di trovarsi in un ambiente familiare come se fosse la sua vera casa. Si divertiva a volare libero e leggero lasciandosi cadere in planata verso il basso per poi risollevarsi verso l'alto con un rapido battito d'ali.
Sul far della sera, quando l'azzurro cominciava già ad ingiallire e a trasformarsi nel rosso fuoco del tramonto, s'imbattè in uno stormo di altri gabbiani che volava in direzione del sole morente, e gli venne spontaneo unirsi al nuovo gruppo. Fu accolto subito come un amico di vecchia data che era stato smarrito tra le vie del cielo e poi ritrovato sulla strada del ritorno.
Con loro sì che aveva argomenti in comune di cui parlare, pensieri da condividere ed interessi in comune da perseguire, e si trovò subito a suo agio con i suoi simili.
Intanto il tramonto, il gran finale che l'Artista del cielo ha ideato per celebrare la chiusura di un giorno, era giunto al punto di suo massimo splendore, il rosso era già assalito dai lati e dall'alto da strisce di scuro, e lo stormo di uccelli bianchi era già scomparso all'orizzonte.
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